I versi dell'amore all'ombra della luna
Addio Shiraz, di bianco vestita
03.01.2014 - 07.01.2014
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I tesori dell'antica Persia
on Marina_Calypso's travel map.
Una delle prime domande che gli iraniani mi pongono, subito dopo essersi presentati è "pensi ancora che siamo davvero come ci dipingono le televisioni?"
Me lo chiedono in tanti, giovani e anziani, ed ogni volta con espressione affranta, segno che Huntington probabilmente aveva torto. Nel Paese dove si registra il più elevato numero di interventi di chirurgia estetica al naso, niente scontro di civiltà: il desiderio di apparire occidentali è tanto forte quanto la paura di una dittatura che ricatta un popolo timorato di Dio. Me lo racconta un giovane iraniano incontrato per caso, studente di letteratura inglese che sogna di vivere altrove, lontano da chador, hijab e leggi molto discutibili, capaci di gettare nel buio medioevale un Paese ricco di storia e tradizioni oramai soffocate.
Il contrasto, tra le imposizioni del regime e la voglia di libertà, è ancora più forte a Shiraz, patria di due famosi poeti, Sa'adi e Hafez. I loro mausolei si trovano incastonati in giardini ricchi di rose, fontane e cipressi. Al calare della sera, i giovani iraniani vengono qui per conoscersi e corteggiarsi, all'ombra della luna riflessa nelle acque turchesi. Non possono né toccarsi né baciarsi ma possono decantarsi versi d'amore, come in un antico rituale cortese degno di Leyla e Majnun. Vi assisto incantata.
Fuori dal parco, un indovino lascia che il suo pappagallino estragga da un mazzo un bigliettino per me. Sul foglietto è descritta in breve la mia storia attuale e una poesia d'amore mi riempie il cuore di gioia.
Sono gli ultimi istanti prima che arrivi la neve.
"Vorremmo essere come voi" mi dice il giovane studente. Ci reprimono, ci soffocano.
Me ne rendo conto quando la polizia interviene a fermare una guerra a suon di palle da neve, per strada.
Divertirsi, qui, non è concesso.
Ma ci si può amare con frasi piene di passione e col desiderio di trovarsi e non lasciarsi più. Giovani sognatori dell'amore.
(E quando lascio il parco di Hafez a notte inoltrata, sospiro pensando a questi amori senza tempo, che cercano di oltrepassare i confini dell'odierno per diventare passioni eterne, per me, gli unici amori per i quali valga la pena di vivere).
Posted by Marina_Calypso 12:47 Archived in Iran Comments (3)